di Paolo Uliana

Archivio per la categoria ‘Tecnica’

Le coppette di alluminio

In molti dei miei lavori le pale sono costituite da coppette ottenute deformando una sezione di tubo corrugato di alluminio (per esempio: Gemini, Cerchio).

In questo post voglio mostrare il procedimento di formatura passo-passo, dato che sto iniziando a fare le 16 coppe necessarie per Progetto26. Questa tecnica l’ho copiata da una installazione al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nella quale il tubo corrugato era deformato a forma di petalo all’interno del quale era stata messa una lampadina. L’installazione non mi colpì particolarmente ma trovai molto utile l’idea.

Le pale devono infatti avere due caratteristiche fondamentali: essere inossidabili e il più leggere possibile. Inoltre le nervature contribuiscono a dare robustezza alle coppe, come davano robustezza alle bellissime fusoliere degli aerei anni ’30, come quella dello Junkers JU52 della foto. Usare la plastica va bene ma non dura altrettanto a lungo dell’alluminio.

JU52 - foto di Karsten Palt

L’inizio del procedimento consiste nel taglio del tubo corrugato in modo da ottenere un semi-cilindro di 4 nervature di altezza. Il taglio lungo la nervatura conviene farlo con un taglierino, quello trasversale con forbici da lattoniere (la lamiera è piuttosto tagliente… consiglierei l’uso dei guanti se non fossi io stesso a non usarli).

            Coppette01   Coppette02   Coppette03

Successivamente, si “allarga” con le dita la parte centrale del settore di tubo fino ad ottenere uno spicchio regolare. Quindi si modella la coppetta in modo da ottenere su un lato una specie di tasca che può essere collegata facilmente al rotore.

Coppette05

Coppette04

I cuscinetti a sfere

Molti pensano che le mie sculture cinetiche siano adatte a produrre energia, come se fossero dei mulini a vento. In cuscinetti_sferarealtà la dimensione delle pale è tale che l’energia del vento serve a malapena a far muovere la scultura, e solo grazie all’uso intensivo dei cuscinetti a sfere.
I miei primi lavori sono stati realizzati proprio perché mi sono imbattuto in alcuni micro-cuscinetti ricavati dallo smontaggio di un vecchio hard disk. Era un capolavoro di meccanica, conteneva parecchi cuscinetti di varie dimensioni. La tecnica costruttiva è successivamente progredita fino al punto che attualmente da un hard disk si possono ricavare solo due cuscinetti: quello del motore e quello della testina.

Testina e motore hard disk

In molte delle mie opere il cuscinetto viene utilizzato insieme al motore e ai dischi metallici dell’hard disk, come si può vedere nelle immagini seguenti:

     Libellula - dettaglio anteriore rotore   Libellula - dettaglio posteriore rotore

Tipi di movimento

All’inizio della descrizione delle opere è riportata la dicitura Verticale, Orizzontale o Basculante. Queste definizioni descrivono il moto delle sculture e la ho adottata per dividerle in tre categorie principali, ognuna delle quali ha un insieme di soluzioni tecniche e di risposta al vento diverse.

Cerchio - nel verdeLa categoria Verticale è quella concettualmente più semplice: l’asse di rotazione è verticale e quindi la direzione da cui proviene il vento è indifferente. Le pale (nel caso di Cerchio sono coppette) quando sono investite dal vento dalla parte concava imprimono una spinta al rotore, mentre quando sono investite dalla parte concava la imprimono lo stesso ma in modo molto minore. Lo scompenso tra le azioni fa girare il tutto.

Libellula - vista d'insiemePer le opere della categoria Orizzontale occorre invece che il rotore (con asse orizzontale) sia direzionato da un timone in modo da disporsi frontalmente alla direzione del vento. Gli snodi saranno due: uno per permettere al timone di ruotare l’opera in favore del vento e uno per il rotore. Il rotore segue lo stesso principio di funzionamento della categoria precedente oppure può essere formato come un’elica.

Libra - vista frontaleLa categoria Basculante si muove grazie a un contrappeso che riporta la pala in posizione dopo che questa è stata spinta dal vento in una posizione in cui il carico del vento è minore. In altre parole, la pala sia abbassa e inclinandosi prende sempre meno vento, finché il contrappeso non la porta nella posizione originale. Anche queste sculture hanno bisogno di un timone per direzionare la pala in favore del vento.